lunedì 17 maggio 2010

Riflessioni ex post

Anche la terza tappa è ormai alle spalle... e considerando il bicchiere mezzo pieno, dovrei guardare al fatto che abbiamo nuovi simpatici amici, i bravi fotografi del gruppo "La Genziana", che non solo sono stati i primi ad aderire con entusiasmo al nostro progetto "Landscapes" (musica & fotografia) ma ci accompagneranno anche nei suoi sviluppi futuri, all'Overlook di Pescara con l'Acoustic Music Club e non solo.
Le idee sono tante, i talenti a disposizione pure, interdisciplinari oltretutto, e cosa ancor più importante e decisiva, a monte c'è una grande volontà di fare, da parte di tutti, che ci consentirà sicuramente di andar lontano.
Colgo l'occasione per ringraziare i fotografi Mario Antinarella, Gianni Di Martile e Umberto Oreglini per averci concesso gli scatti del video "Jazz & Rock", che ha contribuito ad animare il nostro spettacolo all'Overlook insieme alle note di Enrico Madcap e alle immagini dei miei due video, "Landscapes & details" e "My colored micro-macro Landscapes".
Ma, per migliorare, devo in ogni caso soffermarmi a guardare anche la parte vuota del bicchiere. Ossia l'assenza di tanti amici, colleghi, conoscenti e curiosi che, stando alle loro parole, in alcuni casi spontanee, avrebbero dovuto essere con noi dalle 22 e invece, chi per un motivo chi per un altro, non si sono visti, fino alla chiusura del locale intorno alle 2 almeno...
D'accordo, era sabato sera, tra l'altro agli sgoccioli della stagione "inside" dei locali pescaresi (anche se la serata era piovosa), però non riesco davvero a capacitarmi del fatto che di almeno una ventina di persone diverse che ci avevano assicurato la loro presenza, tra l'altro con amici al seguito, noi non abbiamo visto neanche l'ombra!
Sono esperienze che segnano, soprattutto se nel mucchio dei 'latitanti' capitano amici che, avendo saltato le prime due tappe, ci avevano assicurato - sempre spontaneamente, ci tengo a sottolinearlo - che non si sarebbero persi la terza per nulla al mondo. E invece parlano i fatti, e dispiace quando smentiscono le parole. Sarebbe stato decisamente meglio evitare le parole, almeno quelle buttate là tanto per. Come quel "parteciperò all'evento" cliccato su Facebook da una ventina di persone che non si sono viste l'altra sera.
Personalmente mi rendono molto più felice gli amici che passano a sorpresa o i passanti, che restano incuriositi a bere qualcosa, ci scoprono per caso e diventano nostri 'amici', com'è avvenuto al Ventonotturno o all'Orange (vedi guest book).
Perdonatemi il piccolo sfogo. In fondo non ce l'ho con nessuno. Voglio solo interrogarmi ad alta voce con voi sul perché al giorno d'oggi, specialmente a Pescara, sia (diventato?) così difficile lanciare un evento diverso, nei contenuti e nelle intenzioni, dal solito concertino di cover o dall'appuntamento mangereccio.
Me lo chiedo, e lo chiedo perché, a dispetto di quanto si possa pensare, c'è tanto lavoro e ci sono tanti costi materiali e non dietro un album musicale autoprodotto, una mostra di pannelli fotografici, dei video di scatti accostati/montati in modo - credo - curato e originale, un concerto dal vivo di un paio di ore, più in generale l'organizzazione e promozione di uno spettacolo itinerante come il "Ladscapes".
Quindi, vabbè la passione, vabbè la determinazione, vabbè l'entusiasmo, ma dal momento che ci piacerebbe andare avanti con cognizione di causa, il più a lungo possibile, 'ad majora', sarebbe ora di capire se il nostro messaggio condito di emozioni arriva a destinazione e, qualora non arrivasse, provare ad aggiustare il tiro. Proprio con l'aiuto di chi dovrebbe riceverlo e apprezzarlo.

Nà The Bloody Frog

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